Giro ufficiale
Guado del gambero
L'acqua del ceppo
Suore in collina
Piano sul piano
Ma va a Pobiga
Il puccio
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Partenza campetto da calcio a 7 del centro sportivo di Sovico.
Ci si dirige verso le tensiostrutture, si svolta a sinistra verso il Lambro
e poi si prende la seconda via a destra, che scendendo porta al fondovalle.
Ci si dirige verso Canonica sulla pista ciclo pedonale, si attraversa
il ponticello e ci si immette nella valle Pegorino nei pressi di una
stanga
vicino ad una casetta. Si sale seguendo il sentiero principale che in
prossimità del bordo della valle, ridiscende sul fondo della stessa biforcandosi
diverse volte. Dopo un paio di guadi obbligatori si prende il ponticello che
immette su una larga scalinata che porta fuori dalla valle. Una volta fuori
seguire la strada e svoltare a sinistra verso Canonica. Nei pressi di una curva
a sinistra con dei paracarri, ci si addentra nel bosco, si tiene la destra, si
scende brevemente e poi si risale sulla sinistra fino ad un campo. Arrivati alle
case si svolta a destra e si ritorna nel bosco e tenendo il sentiero si scende
verso il Cantalupo si risale e girando a sinistra si esce dal bosco e e ci si
dirige verso la chiesa di Sovico. Alla stanga si svolta a sinistra, si passa
da Canonica e si riprende il sentiero lungo il Lambro fatto prima. Poco prima del
ponticello in legno sul Lambro si sale a sinistra all'incrocio a T si gira a
destra e si torna al centro sportivo.
Partenza campetto da calcio a 7 del centro sportivo di Sovico.
Ci si dirige verso le tensiostrutture si svolta a sinistra verso il Lambro
prendendo la seconda via a destra. Si svolta a sinistra in uno sterrato
precluso alle macchine da una sbarra. Qui si entra nel bosco e comincia
una discesa piuttosto tranquilla che porta
al Lambro, lungo il quale corre
una bellissima pista ciclopedonale in terra battuta. Lungo tutto il
percorso s’incontrano molte specie di volatili e non é raro incontrare
aironi cinerini, ma la specie piú rappresentativa sono sicuramente i
pescatori gli amici dei pescatori e quelli che guardano i pescatori e
i loro amici. La pista, di recente realizzazione, é stata ricavata dalla sistemazione
di un vecchio sentiero, che a sua volta ricalcava un'antica
opera idraulica
austriaca (o cosí dicono). Dopo una
cascatella artificiale
la pista passa sotto
un vecchio ponte ad arco della ferrovia Monza Molteno Lecco, linea che dopo poco
terremo sulla destra. Ad un certo punto la pista ciclopedonale si trasforma
in un
sentiero
che prosegue fino alla strada che arriva dalla stazione di
Macherio-Canonica. Si svolta a sinistra e dopo
il puntiçel
si va a destra
in direzione Lesmo, fino all’imbocco della Valle Pegorino posta in
prossimità di una
stanga .
Una volta entrati nella valle, si segue sempre
il sentiero principale, che poco dopo comincia a salire fino ad arrivare al
bordo della valle. Pur essendo poco incisa la valle ci permette di fare un
allungo in salita di circa 400m con un dislivello di una trentina di metri.
Coperto tutto il dislivello il sentiero principale svolta bruscamente a
sinistra, dirigendosi verso nord. Qui s’incontrano una fitta rete di sentieri
che s’intersecano e biforcano, uno vale l’altro, quindi il mio consiglio é
quello di procedere sempre nella stessa direzione di massima senza mai
abbandonare il bosco, in questo modo riscenderete in prossimità del torrente.
Una volta sul fondovalle, ci sono buone possibilità di pucciare i piedi nel
Pegorino, infatti dopo aver tenuto il corso d’acqua sulla sinistra per 500 m
bisognerà guadarlo, per poi riattraversarlo subito dopo. Se il torrente si
trova in condizioni normali, lo si attraversa senza problemi, nel caso di
piogge consistenti bisogna fare qualche passo di danza se si é particolarmente
schizzinosi e non ci si vuole bagnare i piedini. Ultimamente qualche volenteroso
ha sistemato una piccola passerella che evita i due guadi in questo modo si
mantiene il torrente sempre sulla sinistra. Subito dopo si prende il
ponticello che porta ad una scalinata in terra lunga 200 m, che permette un
breve ma intenso sforzo. Si segue poi la strada fino al semaforo e si gira
a sinistra in direzione Canonica, si rimane sulla strada per 700 m ed
in prossimità di una curva a sinistra con dei paracarri ci si immette nel
bosco sulla destra. Qui si tiene la destra e dopo una breve discesa si
risale sulla sinistra arrivando ad un campo da cui si puó vedere in
lontananza Villa Belvedere. Si tiene lo sterrato fino alle prime case e
lo si abbandona girando a destra per prendere l’imbocco del sentiero
che s’addentra nel bosco. Ci si dirige nella stessa direzione ma in verso opposto
rispetto allo sterrato lasciato 200m prima, e si prosegue fino a scendere verso il
torrente Cantalupo normalmente ascitto. Si risale la piccola valletta si gira
a sinistra per uscire dal bosco e ci si trova in un grosso campo coltivato.
Qui si prende lo sterrato, che in caso di piogge è piuttosto fangoso, e si
prosegue in direzione della
chiesa di Sovico
che si vede sullo sfondo
Una volta alla stanga si gira amsinistra e ci si immette su una strada asfaltata.
Si passa da Canonica, normalmente molto animata nelle sere estive e si ritorna al
ponte che abbiamo percorso in senso contrario all’andata, lo si attraversa, e si
prosegue in senso opposto sul sentiero fatto in precedenza. Si tiene poi
la pista ciclopedonale fino ad arrivare a vedere la nuova
passerella ciclopedonale
in legno che unisce la riva triuggese del Lambro con quella sovicese. A questo
punto la si abbandona e si sale a sinistra, all’incrocio a T si gira a destra
e al centro sportivo ancora a destra immettendosi in via S. Caterina, che
é la via da cui siamo partiti.
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